Giorgio Castriota Skanderbeg

 

 

GLI ARBËRESHË

   

 

Gli Arbëreshë sono i discendenti degli Albanesi, che dopo la morte di Skanderberg, avvenuta nel 1468, si sono rifugiati nelle regioni dell'Italia meridionale, per sfuggire alla dominazione dei turchi ottomani che avevano conquistato i Balcani e l'Albania.

Le comunità italo- albanesi sono disseminate dall'Abruzzo fino alla Sicilia; la comunità più a Nord è Villa Badessa in provincia di Pescara, quella più a Sud è Piana degli Albanesi in provincia di Palermo.

Più della metà di queste comunità si trovano in provincia di Cosenza.

I fuggiaschi hanno trovato ospitalità dal Re di Napoli e dai feudatari sia perché già negli anni precedenti gli albanesi erano stati chiamati come soldati mercenari sia perché al loro arrivo si aveva necessità di ripopolare contrade e paesi oppure di mettere in coltura territori abbandonati e periferici.

L'inserimento nella nuova Patria in un primo momento dovette affrontare difficoltà ed incomprensioni derivate dai rapporti ostili con le popolazioni limitrofe; in seguito gli albanesi si sono perfettamente integrati vivendo e partecipando in maniera attiva agli avvenimenti sociali e politici che accompagnarono nei secoli le vicende italiane.

Pur integrandosi nella realtà italiana gli arbëreshë hanno continuato a mantenere quelle caratteristiche culturali che sorprendentemente dopo oltre cinque secoli permettono loro di definirsi una minoranza etno-linguistica.

Usi, costumi e tradizioni hanno attraversato ampi spazi temporali e si offrono ancora oggi ai visitatori.

Gli arbëreshë hanno sentito forte l'importanza della cultura e della letteratura; la loro "fucina" è stato il Collegio di Sant'Adriano in San Demetrio Corone, che ha continuato il compito iniziato dal Collegio Corsini di San benedetto Ullano che nel settecento era stato voluto per la formazione dei sacerdoti italo-albanesi.

Gli arbëresh sono cattolici, ma di rito bizantino-greco. Le comunità sono organizzate in due Eparchie (diocesi): quella di Lungro, istituita con Bolla Pontificia il 1919, che contiene 29 parrocchie; quella di Piana degli Albanesi, istituita nel 1937, composta da 5 parrocchie.

I papas, che hanno guidato i fuggiaschi durante l'esodo, continuano a offrirsi come un punto di riferimento importante all'interno delle comunità italo-albanesi.

 

 

 

 

     
     
     
     
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